GAM. Materia Nova. Cambiare per scoprirsi è amare ancora

2022, Espoarte.
Di Maria Vittoria Pinotti

Il nome dello scrittore americano Henry Miller non è certo fra quelli destinati a stimolare la memoria dei critici e degli appassionati d’arte; eppure, era un pittore e nel domandarsi cosa significasse dipingere teneva a chiarire che «dipingere è amare ancora. Soltanto quando si guarda con gli occhi dell’amore si vede quel che il pittore vede. E il suo amore è libero da ogni possesso».[1] Tale forma d’affezione, sempre secondo Miller, si esterna con l’arte, capace com’è di «mostrare quel che accade nel mondo».[2] Quindi, se il mondo si ribalta, e viene sconvolto secondo nuove e sempre più suggestive prospettive, l’artista deve essere capace di ritrarre questi cambiamenti. Proprio sulla scia di tali forme d’indagine trova origine l’inedita proposta espositiva, incentrata sugli spazi indipendenti nel tessuto cittadino romano, intitolata Materia Nova. Roma nuove generazioni a confronto, a cura di Massimo Mininni, allestita presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, fino al 13 marzo 2022 e promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

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/OMBRELLONI, installation view Materia Nova, Courtesy Galleria d’Arte Moderna di Roma
/OMBRELLONI, installation view Materia Nova, Courtesy Galleria d’Arte Moderna di Roma